Imparare oltre il manuale
Come cantavano i Righeira, questa caldissima estate sta finendo ed è tempo di archiviare i bei ricordi che ci faranno compagnia nei lunghi mesi invernali. Qui al Campus L’Infinito abbiamo sfruttato appieno le molte occasioni di svago che la bella stagione offre e le abbiamo trasformate in attività utili per l’apprendimento della lingua italiana, perché sappiamo bene che la conoscenza più efficace e duratura passa sempre attraverso l’emozione dell’esperienza.
E così,per esempio, abbiamo completato una lezione sulla tradizione dell’aperitivo, gustando uno Spritz al tramonto nella splendida riviera del Conero: dopo un bagno rilassante nell’acqua cristallina, di fronte alle Due Sorelle, ci siamo goduti un autentico aperitivo italiano, proprio in riva al mare, mentre il sole scompariva all’orizzonte.
E ancora, dopo una lezione sulla musica italiana e qualche ora di pratica con la fonetica in musica, tutte le classi si sono esibite in un allegro karaoke, proponendo canzoni del vastissimo repertorio italiano, dagli anni Sessanta fino agli ultimi tormentoni estivi. Ma non abbiamo voluto dimenticare il Bel Canto, che da sempre fa echeggiare la lingua italiana nel mondo, e così nei mesi di luglio ed agosto i nostri studenti sono stati ospiti del Macerata Opera Festival, dove, nella magica cornice dello Sferisterio, hanno assistito alla rappresentazione della Carmen, de La Traviata e della Lucia di Lammermoor.
Non sono mancate esperienze legate al cibo, con occasioni di conoscenza della gastronomia della regione Marche, così tradizionale e ricca: abbiamo iniziato il percorso visitando un’azienda vinicola che ci ha fatto passeggiare tra i filari, assaggiando vini diversi, accompagnati da formaggi e salumi locali. E abbiamo concluso con una cena tipica in un piccolo paese dell’entroterra, Montelupone, dove abbiamo gustato piatti tipici della tradizione marchigiana, come i vincisgrassi e le olive ascolane.
Anche gli studenti hanno voluto far conoscere ai compagni ed al corpo docente i sapori ed i profumi dei loro Paesi: nella cena internazionale ogni gruppo ha preparato alcuni piatti tipici, ce ne hanno raccontata la storia e poi li hanno condivisi, in una festa di sapori e colori davvero straordinaria.
Tutte queste esperienze sono state occasioni per praticare la lingua al di fuori dell’aula, in un contesto autentico, dove l’italiano è la lingua veicolare tra tanti idiomi diversi. Vivere qualcosa di cui si è letto nei manuali, qualcosa di cui i docenti hanno parlato, significa trasformare le informazioni in vita reale e quindi immagazzinarle e fissarle nel nostro vissuto, spesso in modo indelebile. L’emozione di un tramonto, la generosità della condivisione, il relax che un bicchiere di vino infonde…tutto questo è la nostra scuola e anche di più.
Ho passato una experenza magnifica en cuesta scuola ma devo studiare molto per sentirmi piu confidenza! Grazie a tutti!!!
Lì ho vissuto una meravigliosa e indimenticabile esperienza di conoscenza, amicizia e avventura. Gratitudine alla professoressa Paola Verdenelli.