Il Gatto del Lotto
In Italia, come in buona parte d’Europa, il 17 febbraio si celebra la Festa Nazionale del Gatto: questo amato felino vive da secoli accanto agli umani, come animale sacro presso gli Egizi, come indispensabile cacciatore di topi sulle navi di mercanti ed esploratori e oggi come inseparabile coinquilino. Il gatto è stato da sempre così presente nella vita quotidiana, da guadagnarsi uno spazio anche nelle raffigurazioni artistiche, perfino in quelle più sacre. Infatti molte opere che rappresentano l’Annunciazione, ovvero il momento in cui l’arcangelo Gabriele comunica a Maria che diventerà la madre del Salvatore, hanno tra i figuranti anche un piccolo gatto: spesso il felino è in una posizione periferica e lo si nota solo guardando attentamente l’opera, ma c’è un quadro in cui il gatto è protagonista e questa tela si trova proprio a Recanati.
Nell’iconografia sacra il gatto riveste due ruoli diversi, a seconda dell’epoca e dell’intento dell’autore: per il suo comportamento furtivo e approfittatore, a volte il gatto è associato alla magia e infatti è considerato l’animale da compagnia preferito dalle streghe; per la sua indole giocosa e coccolona, a volte è ritratto come simbolo di tenerezza e di placida quotidianità.
Secondo un’antica leggenda, quando Gesù nacque, oltre al bue e all’asinello, nella capanna c’era anche una gattina, che si era rifugiata lì per dare alla luce i suoi piccoli; dopo averli allattati, la gatta va ad accoccolarsi accanto al piccolo Gesù, per scaldarlo. Maria, grata del gesto, accarezza la gattina sulla fronte: da allora, tutti i gatti tigrati hanno sulla fronte una M (fateci caso!).
Forse proprio per questa leggenda, molti pittori hanno deciso di disegnare la giovane Maria, nella sua casa, in compagnia di un gatto. Ma l’artista che ha reso il gatto protagonista assoluto del dipinto è Lorenzo Lotto, pittore di origine veneta, che ha trascorso gran parte della sua vita tra Roma e le Marche, e si è spento proprio a Loreto nel 1556-7. Le sue opere sono conservate nei più illustri musei del mondo, dalla National Gallery di Londra al Louvre di Parigi; ma il suo dipinto più famoso ce l’abbiamo noi, proprio qui, a due passi dalla scuola. Al Museo Civico Villa Colloredo Mels è infatti possibile ammirare la celeberrima Annunciazione, dipinta da Lotto nel 1534 circa. Sulla grande tela (166 x 144 cm) si vede il maestoso arcangelo Gabriele che annuncia la miracolosa maternità ad una giovane e spaventata Maria, che mostra stupore ma anche serena ubbidienza; in alto, tra le nuvole, incombe l’austera figura di Dio che indica la Vergine. In basso, al centro, ben definito sullo sfondo rosso, un bel gatto soriano, che scappa impaurito dall’apparizione dell’arcangelo. Alcuni interpretano questo gatto spaventato come simbolo del diavolo, terrorizzato dall’annuncio dell’arrivo di Cristo. Altri vedono nel gatto la volontà del Lotto di descrivere l’intimità di un normale ambiente domestico.
Comunque lo si voglia leggere, il gatto del Lotto è un’ anomalia nella storia dell’arte e delle rappresentazioni sacre, perché ruba la scena a Maria e si ricava un posto d’onore, proprio al centro del quadro.
Gli appassionati di arte vengono da tutta Europa per ammirare questa splendida tela, dai colori vividi, che davvero affascina l’osservatore, con tanti particolari, ricchi di significato, ed un ambiente profondo, che ha in primo piano il caldo chiaroscuro di un interno e poi si apre sulla luminosità dell’esterno assolato.
Accompagniamo sempre gli studenti a vedere questo dipinto, che è ospitato nello stesso palazzo che contiene il Museo dell’Emigrazione Marchigiana, quindi ci offre la possibilità di trascorrere una mattinata fuori dall’aula, continuando però ad imparare: l’esperienza è infatti uno strumento prezioso di apprendimento, che ci aiuta a memorizzare attraverso le emozioni. Per questo, durante il corso nella nostra scuola, proponiamo molte attività esterne, per imparare andando alla scoperta del territorio recanatese, che è ricco di bellezze naturali e tesori artistici.
