Una delle prime cose che si imparano studiando la lingua italiana è il genere dei sostantivi. La regola ci dice che le parole maschili terminano in “o”, mentre le femminili terminano in “a”. Allora “foto” è maschile? E “cinema” femminile? Purtroppo no, ci sono alcune parole che non seguono la regola.
Alcuni sostantivi terminano in “o” nella loro forma abbreviata, mentre nella forma estesa la vocale finale è una “a” o una “e”. Di conseguenza mantengono anche nella forma breve il genere originale. Tra i più frequenti troviamo:
• AUTO (automobile)
• FOTO (fotografia)
• METRO (metropolitana)
• MOTO (motocicletta)
• RADIO (radiofonia)
Allo stesso modo non mancano sostantivi maschili in “a”, tra cui alcune abbreviazioni (come “cinema” per “cinematografo”), alcuni sostantivi di origine greca (riconoscibili dai suffissi –arca e –iatra) e i nomi in –ista e –cida (che hanno forme invariate al singolare per maschile e femminile).
Tra i più frequenti abbiamo:
• AROMA
• CINEMA
• CLIMA
• DIPLOMA
• DRAMMA
• DUCA
• GEOMETRA
• GERARCA
• GORGONZOLA
• GUARDAROBA
• MONARCA
• PANORAMA
• PAPA
• PAPA’
• PATRIARCA
• PIGIAMA
• PIRATA
• POETA
• PROBLEMA
• PRORGAMMA
• SISTEMA
• TEMA