Pillola di Grammatica
Accento ed apostrofo sono segni grafici che troviamo con grande frequenza nella lingua italiana: sono presenti in alcune forme verbali, in alcuni articoli, in alcune parole. L’esatto utilizzo di questi segni è indispensabile non solo per la correttezza grammaticale, ma anche per l’efficacia della comunicazione, in quanto ci sono accenti ed articoli che hanno valore distintivo, cioè modificano il significato della parola.
Per esempio, E, senza accento, indica una coordinazione: “io e te siamo una bella coppia”; mentre È, con accento, appartiene al verbo essere: “L’Italia è una penisola”.
Gli accenti più facili da ricordare e che è obbligatorio segnare sono quelli delle parole tronche, cioè quelli che si collocano sull’ultima lettera del vocabolo: caffè, città, felicità, gioventù, martedì, uscirò, partì …
Se l’accento cade all’interno del lemma, non è obbligatorio segnarlo, neanche quando determina il significato della parola (che si evince dal contesto).
ANCORA: ancòra= avverbio Non ho ancora capito se verrai o no alla festa
àncora= sostantivo I marinai hanno buttato l’ancora per attraccare
PRINCIPI: princìpi = sostantivo (=convinzioni profonde) Marta è una donna di sani principi
prìncipi = sostantivo (=figli del re) William ed Harry sono i principi di Inghilterra
CAPITANO: capitàno = sostantivo Totti è stato il capitano della Roma
càpitano = verbo Nella vita capitano eventi fortunati e disgrazie
Gli accenti e gli apostrofi che si trovano alla fine delle parole e che ne determinano il significato sono importantissimi! Vediamo qualche esempio:
DA, DA’, DÁ
Da giugno a settembre le scuole sono chiuse (preposizione)
Lucio, da’ una mano a tuo fratello! (verbo, modo imperativo)
Lucio dà una mano a suo fratello (verbo, indicativo presente)
FA, FA’, FÁ
Ad agosto in Italia fa molto caldo (verbo, indicativo presente)
Il fa è la quarta nota sulla scala di do (sostantivo)
Basta, fa’ silenzio! (verbo, imperativo)
DI, DI’, DÍ
Questo è un libro di grammatica (preposizione)
Sii sincero e di’ sempre la verità (verbo, imperativo)
Studiamo italiano notte e dì (sostantivo)